Un’escursione con il cane è un momento particolare di condivisione e osmosi con la natura. Oltre ai benefici dell’aria fresca, ci consente di osservare il nostro amico a quattro zampe in un contesto diverso. Le sue reazioni a situazioni insolite, i suoi giochi e le sue scoperte sono fonte di gioia anche per i padroni. Per evitare inconvenienti, meglio però osservare alcune regole.
La prima regola da rispettare è non infrangere la legge per quanto riguarda i luoghi in cui i cani non sono ammessi (nemmeno al guinzaglio). Se un’area naturale svizzera ha restrizioni di questo genere, sicuramente non dipende da un forestale a cui i nostri amici a quattro zampe non vanno a genio ma piuttosto da necessità legate alla salvaguardia della fauna selvatica e dei suoi periodi di riproduzione. Alcuni parchi e riserve naturali hanno zone accessibili e altre che non lo sono. Di solito, le informazioni al riguardo si trovano sui rispettivi siti internet o presso gli uffici turistici. Secondo i Cantoni, nei boschi in determinati periodi vige l’obbligo del guinzaglio. Le zone di transumanza sono anche soggette a regolamentazioni dato che i cani pastore a difesa delle greggi sono poco tolleranti nei confronti dei nostri amici a quattro zampe, percepiti come una minaccia. Se invece il vostro fedele compagno è di piccole dimensioni, potrebbe essere visto come una preda da rapaci e altri predatori. La prima cosa da fare quindi è verificare che Fido sia autorizzato ad accompagnarvi. Considerate anche il periodo e le restrizioni: alcuni divieti od obblighi di guinzaglio riguardano solo determinati momenti, per esempio la stagione di riproduzione. Attenzione, le violazioni sono punite con multe salate.
In base all’itinerario, a volte è meglio tenere sempre il cane al guinzaglio per varie ragioni, in primis la sicurezza dell’animale e degli altri. Fido potrebbe infatti avventurarsi in zone pericolose e cadere, distrarsi per via di tutti gli odori sconosciuti e ritrovarsi faccia a faccia con un predatore oppure - lo scenario peggiore - essere vittima di un cacciatore. Per evitare tutto ciò, è bene che resti sempre al vostro fianco, il che va a vantaggio anche degli altri escursionisti, magari impauriti da un animale che non conoscono, e della tranquillità della fauna del luogo, poco incline ad apprezzare un cane che abbaia e insegue tutto ciò che vede.
Il vostro cane, come qualsiasi essere vivente, ha determinate capacità e debolezze. Non dimenticate che se voi camminate dieci chilometri, lui ne percorre il doppio a furia di trotterellare avanti e indietro. Ricordate anche di evitare i passaggi troppo tecnici del percorso, come le pareti da scalare o le scarpate.
Anche se pensate di conoscere bene il vostro animale, le prime volte cercate di non sottoporlo a troppi sforzi: le escursioni di più ore sono adatte solo se il cane è già abituato.
La maggior parte dei cani tende a pensare di essere in grado di passare dove passa il padrone. Nonostante i vantaggi di spostarsi a quattro zampe, però, il vostro fedele amico non riuscirà a percorrere in sicurezza i tratti difficili e avrà bisogno di aiuto. Una pettorina aiuterà a guidarlo e all’occorrenza a sollevarlo.
«Wenn ich das kann, schafft mein Hund das auch.» So denken die meisten Hundehalterinnen und -halter. Trotz der Vorteile, die die Fortbewegung auf allen Vieren mit sich bringt, sind gewisse Gelände für einen Hund zu schwierig und Sie müssen ihm helfen. Mit einem Hundegeschirr können Sie Ihren Begleiter führen und bei Bedarf auch mal tragen.
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