I peli non sono immortali ma seguono piuttosto un ciclo di vita che termina con la caduta del pelo: la muta. I cani e i gatti cambiano il pelo due volte all’anno e hanno quindi una pelliccia per l’estate e una per l’inverno. La perdita del pelo, strettamente connessa alle stagioni dell’anno, si spiega con l’attività del follicolo che si articola in tre fasi: una fase di crescita (anagen), in cui si producono circa 0,3 mm di peli al giorno, una fase transitoria (catagen) e una fase di riposo (telogen) in cui il follicolo pilifero si ritira fino a quando il pelo cade.
Ovviamente i peli non cadono tutti contemporaneamente. La muta infatti inizia dalla parte posteriore dell’animale per avanzare poi progressivamente sulla parte anteriore. La pelliccia invernale è molto più folta di quella estiva e offre una migliore protezione contro le improvvise ondate di freddo.
La muta non avviene per caso. Il principale fattore che regola questo fenomeno sembra essere il rapporto tra le ore di luce e di buio (fotoperiodo).
I cambiamenti di temperatura influiscono solo sullo spessore del pelo e sulla sua velocità di rinnovamento ma non sono un fattore scatenante per la muta. Questa, infatti, è strettamente legata alle stagioni dell’anno ed è regolata dall'alternanza di giorno e notte.