Il gatto è un animale che appassiona e richiede poca educazione. Ci sono però alcuni punti da conoscere e da rispettare per instaurare un rapporto di fiducia con il suo piccolo felino.
Il gattino, tra due e nove settimane, si identifica in quanto gatto al contatto con la madre e con fratelli e sorelle.
La pulizia gli è stata insegnata dalla madre. Il gatto ama la pulizia, se ne accorgerà facilmente: passa molto tempo a leccarsi per lavarsi e per lucidare il pelo.
Un gattino può fare sciocchezze. Può mordicchiare qualche filo elettrico quando ha i denti che crescono, mangiucchiare qualche pianta per purgarsi, ecc. Se fa sciocchezze, può fermarlo, per esempio se giocando la morde. Lo punisca solo al momento dei fatti perché non capirebbe e potrebbe destabilizzarsi.
Per fargli comprendere che ciò che fa non è bene, può dargli uno schiaffettino con la punta delle dita sulla testa o spruzzargli un po’ d’acqua sulla schiena con un vaporizzatore.
Attenzione, questi rimproveri sono da infliggere solo in caso di necessità, altrimenti possono provocare uno stato d’ansia al gatto, fonte di disturbi del comportamento.
Per socializzare il gattino bisogna accarezzarlo spesso, giocare con lui e stimolarlo, affinché ami il contatto con l’uomo e la vita in comune. Il gatto, soprattutto se da piccolo è stato presentato ai bambini, si abituerà benissimo ai neonati e ai bimbi.
Ma, per una perfetta intesa, bisogna insegnare loro a rispettare i gatti e a non essere mai bruschi o rumorosi nelle vicinanze del felino.
L’agilità e l’intrepidezza del gattino quando scoprirà il mondo la appassionerà.
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