Con l’arrivo della bella stagione, tornano i nostri principali avversari: le zecche. Questi fastidiosi acari, che ci impediscono di godere appieno delle passeggiate all’aria aperta, si nascondono nei prati, negli spazi verdi urbani e negli ambienti più selvatici. Purtroppo, i nostri animali da compagnia sono tra le loro prede preferite. Scoprite come individuarle e rimuoverle, quali malattie veicolano e alcuni consigli per proteggere i vostri amici a quattro zampe.
Le zecche sono vettori di vari parassiti che possono causare malattie anche gravi. In Svizzera, due patologie in particolare sono trasmesse dal loro morso.
La borreliosi, più conosciuta come malattia di Lyme, è un’affezione non contagiosa causata dal batterio Borrelia burgdorferi. Si riconosce sia nell’uomo sia negli animali dal tipico eritema rosso circolare attorno al morso, che può scomparire nel giro di tre giorni o diventare più diffuso. L’infezione può provocare febbre, spossatezza e dolori articolari. È importante consultare un veterinario sin dall’apparizione dei primi sintomi per eradicare completamente la malattia, evitare che peggiori e che l’infezione si diffonda nel sangue.
Non tutti i tipi di zecche sono portatori del batterio responsabile della malattia di Lyme. In Svizzera, lo è solo la Ixodes ricinus, o zecca dei boschi.
Chiamata anche FSME, si tratta di una malattia virale che comporta la rapida comparsa di febbre e di gravi sintomi neurologici. I cani infettati, più raramente i gatti, presentano un evidente torpore, anoressia e febbre alta. Ne viene colpito anche il sistema nervoso e le membrane attorno al cervello. La Svizzera sta assistendo a una recrudescenza di casi di FSME, e solo i Cantoni Ticino e Ginevra non sono considerati zone a rischio dall’UFSP. Consultate la mappa interattiva con le regioni e i Comuni in cui il pericolo è più elevato.
Le zecche sono un sottordine di acari, appartenenti alla classe degli aracnidi, e possiedono quindi otto zampe. A seconda della specie, le dimensioni variano da quelle di una capocchia di spillo a una trentina di millimetri. Grazie all’apparato boccale, detto rostro, si nutrono del sangue del loro ospite per alimentare le proprie uova. Sono così piccole che possono facilmente passare inosservate tra i peli o i polpastrelli del vostro animale.
Se trovate una zecca sul vostro amico a quattro zampe, la miglior cosa da fare è liberarsene subito.
Avete diverse possibilità: potete utilizzare un prodotto da vaporizzare per seccare l’intruso oppure optare per una rimozione manuale con un’apposita pinzetta che consente un’estrazione rapida ed efficace senza schiacciare o strappare la testa (il che causa l’espulsione di tossine). Non è consigliato applicare liquido prima dell’operazione, poiché può indurre un rigurgito della zecca e comportare la trasmissione di malattie.
Potete anche utilizzare una pinzetta normale o, quale ultima spiaggia, le unghie. In un primo tempo, si tratta di afferrare la parte più vicina alla pelle senza schiacciare il corpo, in seguito occorre tirare delicatamente, ma in modo deciso. Dopo aver rimosso l’animaletto, disinfettate la ferita con un antisettico, alcol o Betadine. Attenzione, la zecca asportata è ancora viva e può mordere, conviene dunque schiacciarla senza toccarla a mani nude, per esempio con un pezzo di carta igienica che getterete poi nel gabinetto. Tenete d’occhio la ferita e annotate la data: potrebbe tornare utile in caso di infezione o se la lesione dovesse aggravarsi.
La prevenzione più semplice è evitare il sottobosco, l’erba alta e le passeggiate nelle zone a rischio, anche se potrebbe non essere sufficiente: le zecche, infatti, sono diffuse in tutta la Svizzera, e la SUVA ha recensito oltre 10'000 morsi. Meglio quindi trattare il vostro amico a quattro zampe con prodotti antiparassitari indispensabili per tenere lontani questi ospiti indesiderati.
Per i cani esiste una vasta gamma di prodotti repellenti sotto forma di gocce, chiamati spot-on, o di collari. Informatevi presso un veterinario o un farmacista per scegliere quello con il raggio d’azione più ampio e un’azione anti-zecche. Per una protezione ottimale, questo tipo di trattamento va ripetuto. Non dimenticate di ispezionare comunque sempre il vostro cane dopo ogni passeggiata in una zona a rischio.
I sintomi appaiono solitamente due-cinque giorni dopo l’infezione, mentre la pelle attorno al morso si arrossa immediatamente, come nell’uomo. Non sono stati rilevati altri sintomi specifici, possono manifestarsi febbre, spossatezza, dolori articolari e ingrossamento dei noduli linfatici.
I sintomi clinici sono osservabili in seguito a una reazione infiammatoria del cane causata dalla presenza del batterio. Di solito si nota pure un’infiammazione dell’articolazione più vicina al morso, mentre sono stati riscontrati casi di nefrite nei golden retriever, labrador e bovari del bernese.
Come capire se il vostro cane soffre della malattia di Lyme?
Il trattamento consiste nella somministrazione di antibiotici per quattro settimane. I sintomi diminuiscono sin dai primi giorni: prima cominciano le cure, più saranno efficaci! Il batterio Borrelia non viene mai eliminato completamente dall’organismo, il che può comportare ricadute che richiederanno la somministrazione di antinfiammatori.
È possibile vaccinare il cane contro la malattia di Lyme, soprattutto se passa molto tempo all’esterno o se abitate in una zona a rischio. Sono necessarie due iniezioni, ma l’immunizzazione non copre tutti i tipi di batteri Borrelia e il numero di anticorpi deve essere particolarmente elevato per garantire una protezione sufficiente.
Anche se il vostro animale è vaccinato e ha ricevuto un trattamento antiparassitario, dopo ogni uscita nella natura è importante ispezionare il pelo alla ricerca di zecche. Se ne doveste trovare una, rimuovetela immediatamente. Ciò consente di eliminare gran parte degli agenti patogeni, in quanto in genere contaminano il cane solo dopo dodici ore.
Le zecche possono aggrapparsi al pelo e aspettare di trovare altri ospiti non vaccinati, esseri umani compresi: fate dunque attenzione a non trasportare questo fastidioso intruso.
Assicurazione è opzionale, ma raccomandiamo di proteggere il vostro amico a quattro zampe. Le assicurazioni propongono coperture contro gli infortuni e le malattie, il rimborso dei vaccini, la castrazione/sterilizzazione. Qui, trovate maggiori ragguagli.